Botero. Via Crucis. La Passione di Cristo.
Una mostra temporanea da non perdere al Palazzo delle Esposizioni, dal 13 febbraio al 1 maggio 2016.
INFORMAZIONI ORARI - 10.00 - 18.00
Chiuso il Lunedì. Natale e Capodanno aperti solo il pomeriggio dalle 16,00.
Indirizzo: Via Nazionale, 194, 00184 Roma
Per GRUPPI e SCUOLE vi preghiamo di contattarci allo 055/2670402.
Italy Travels può effettuare prevendita con almeno 24h di anticipo sulla validità del biglietto d’ingresso.
LA MOSTRA
Via Crucis. La Passione di Cristo è un ciclo di opere realizzate da Fernando Botero tra il 2010 e il 2011. Nella serie, composta da 27 olii e 34 opere su carta, esposta in numerosi Paesi tra l’America e l’Europa, emerge la tematica presente in Botero sin dalla sua infanzia e gioventù, in Colombia, immersa nell’abbondanza d’immagini religiose, tanto nell’ambito pubblico che in quello privato. L’opera di Fernando Botero offre molteplici livelli di lettura. Il suo lavoro è un’interpretazione sempre amplificativa, mai semplicemente imitativa, di alcuni dei protagonisti dell’arte occidentale tra i quali, solo per citarne alcuni, Paolo Uccello, Peter Paul Rubens, Diego Velázquez, Paul Cézanne e Pablo Picasso. Botero ha costruito sempre mondi sensuali, popolati da esseri colmi di un piacere immenso e felice, attraverso quell’abbondanza tranquilla e suntuosa delle forme che trova la sua maturità verso la fine degli anni ‘70. C’è qui un crocevia nel quale i ricordi della sua città, del suo Paese, vengono attraversati fortemente da pratiche religiose profondamente radicate nella propria cultura e iconografia. Le dolci sembianze, le idee e le forme che sembrano così stabili, vengono attraversate da quello sconvolgimento in cui dolore e tragedia si plasmano, impiegando il linguaggio figurativo che caratterizza l’artista colombiano senza abbandonare il suo particolare sguardo deformante. Si dovrebbe considerare queste opere, nelle quali il drammatico fa la propria incursione, come una nuova dimostrazione in cui si identificano trasformazioni interne che arricchiscono e amplificano il suo lavoro. Il tono ironico viene sostituito dal compassionevole per riflettere intorno alla poesia e al dramma, all’intensità e alla crudeltà della Passione di Cristo.