Salvo diversa richiesta da parte del cliente e salvo chiusure impreviste di alcune sezioni dei Musei Vaticani imposte dalla direzione, questo è l'itinerario suggerito pe rla visita privata della durata di 3 ore.
Prima tappa, il Cortile della Pigna, questo cortile prende il suo nome dell’enorme pigna di bronzo di epoca romana, in origine decorazione della fontana del bagno romano di Agrippa.
La tappa successiva è la visita al Cortile Belvedere che rappresenta l'inizio della sezione Greco‐Romana dei Musei Vaticani ed ospita alcune fra le più famose opere statuarie di epoca antica fra cui il gruppo di Laocoonte (che illustra la tragica fine del sacerdote troiano Laocoonte e dei suoi due figli uccisi da un serpente marino improvvisamente uscito dalle acque durante la guerra di Troia) e l'Apollo del Belvedere, considerato uno dei capolavori della statuaria antica, ispirato al dio greco del sole.
Il tour prosegue verso la Sala delle Muse per ammirare il Torso del Belvedere, un frammento di un’antica statua di Apollonio, a cui Michelangelo si ispirò colpito dalla perfetta e possente struttura anatomica del personaggio. In particolare Michelangelo utilizzò questa statua come modello per plasmare e dipingere alcuni fra i suoi più famosi capolavori fra cui il Cristo del Giudizio Universale che ammirerete durante l'ultima tappa di questo tour e cioè all'interno della Cappella Sistina.
A seguire, la Sala Rotonda dove è possibile ammirare il Busto di Zeus, la statua d’oro di Ercole, la statua di Adriano, e l’enorme vasca di porfido originariamente collocata nella Domus Aurea di Nerone.
Si procede quindi verso la Sala a Croce Greca dove si trovano due sarcofagi di porfido realizzati per la sepoltura di Santa Costanza e a Santa Elena, rispettivamente la figlia e la madre dell’ Imperatore Costantino il Grande.
Spostandosi al piano superiore, percorrerete la Galleria dei Candelabri, così chiamata perché accoglie i magnifici candelabri un tempo collocati nella Villa di Adriano a Tivoli. A seguire, la Galleria degli Arazzi che furono commissionati nel XVI secolo da Papa Clemente VII per decorare la Cappella Sistina. Questi arazzi furono realizzati dagli studenti di Raffaello utilizzando i preziosi tessuti di Bruxelles. La galleria è dotata di uno speciale sistema di climatizzazione che consente di preservare questi preziosi ma fragilissimi arazzi.
La Galleria delle Carte Geografiche è la terza ed ultima galleria, lunga circa 120 metri dove sono esposte le mappe topografiche della nostra penisola, la prima rappresentazione completa delle varie parti dell’Italia. Dalle finestre i visitatori possono ammirare gli stupendi Giardini Vaticani.
La Stanza Sobieski insieme alla Stanza dell'Immacolata Concezione, precedono l'ingresso alle Stanze di Raffaello. La prima prende il suo nome dal gigantesco dipinto del diciannovesimo secolo. Finalmente si giunge nelle Stanze di Raffaello. Queste quattro famosissime stanze furono decorate da Raffaello e dai suoi allievi per volontà di papa Giulio II ed erano originariamente la residenza papale.
La Stanza della Segnatura: originariamente la libreria personale e l’ufficio di Papa Giulio II, fu la prima che Raffaello affrescò. Questa stanza ospita forse le opere di Raffaello più conosciute, tra cui “La scuola di Atene”.
La Stanza di Eliodoro: qui è possibile ammirare la splendida “La liberazione di San Pietro” che mostra il principe degli apostoli e primo papa, tratto miracolosamente in salvo dal carcere da un angelo mentre le guardie giacciono addormentate.
La Stanza dell’Incendio di Borgo con affreschi che illustrano le aspirazioni politiche e le storie tratte dalle vite di alcuni pontefici predecessori di Giulio II.
La Sala di Costantino: un tempo destinata a ricevimenti e cerimonie ufficiali, fu decorata dagli allievi di Raffaello, sulla base di disegni del maestro, morto prematuramente prima della fine dei lavori.
Il tour si conclude all'interno della Cappella Sistina.
La cappella fu costruita nel quindicesimo secolo e fu decorata con affreschi dai più famosi artisti del tempo come Botticelli, Perugino, Ghirlandaio e soprattutto Michelangelo, che affrescò la volta e la parete d'ingresso dove è rappresentato il Giudizio Universale.
In particolare la volta, si estende su 930 metri quadrati articolandosi con più di trecento figure che animano scene della Genesi, tra cui la famosissima "Creazione di Adamo". Ai lati le straordinarie rappresentazione dei profeti e delle sibille.