Michelangelo Merisi, un genio chiamato Caravaggio
Caravaggio nasce a Milano nel 1571. La famiglia si trasferisce a Roma pochi anni dopo. Gli anni della formazione del giovane Michelangelo Merisi sono coperti ancora da ombre e incertezze. Caravaggio lavora circa otto anni mesi nella bottega di Giuseppe Cesari, ultimo esponente della cultura tardo manieristica romana. E' in questo periodo che Caravaggio dipinge composizioni di fiori e frutta:
opere di un genere ritenuto al tempo minore ma molto richiesto sul mercato e praticato soprattutto da specialisti fiamminghi. Il rapporto con Cesari si interrompe però presto e Caravaggio decide di lavorare da solo. Prima di entrare in rapporto con il cardinal Del Monte, Caravaggio avrebbe iniziato a dipingere "alcuni quadretti da lui nello spechhio ritratti". E' di questa opinione il critico d'arte Baglione. Si tratta di una tecnica ricordata oprattutto dalle fonti per quanto riguarda il caso di alcuni artisti nordici. La riflessione nello specchio piano circoscrive infatti il frammento di natura e consente meglio di coglierne il rapporto con l'atmosfera in termini di luce ed ombra. A tale pratica sono state ricondotte composizioni di carattere mitologico-allegorico (con allusioni alla caducità della vita o della giovinezza o al disinganno) come il Ragazzo con la canasta di frutta(Galleria Borghese, Roma), il Bacchino malato (Galleria Borghese, Roma) e il Ragazzo morso da un ramarro (Uffizi, Firenze). In queste opere Caravaggio rappresenta, con appassionata adesione alla "verità" ottica e naturale dell'immagine, figure di adolescenti in atteggiamenti talora ripresi da modelli antichi o michelangioleschi, con fiori, frutta canestre e caraffe di cristallo.