Periodo Mostra: 14marzo - 21 giugno 2015
Le Scuderie del Quirinale si preparano per una mostra complessa: “Matisse.Arabesque”, a cura di Ester Coen, in programma dal 4 Marzo al 21 Giugno 2015. La mostra raccoglie capolavori provenienti dai più prestigiosi musei americani ed europei, con un contributo particolarmente rilevante del Museo Pushkin di Mosca e dell’Ermitage di San Pietroburgo le cui collezioni matissiane sono tra le più ricche e importanti al mondo.
All’interno della mostra viene raccontato il fascino dell’Oriente agli occhi di Matisse, pittore rivoluzionario del ventesimo secolo, lontano dal rigore prospettico classicista e capace di intendere una nuova idea di spazio ispirandosi a modelli esotici di antica e fiabesca bellezza.
L’esposizione ha l’obiettivo di mostrare come il motivo della decorazione coniugato sulle suggestioni orientaliste diventi per l’artista la ragione prima di una radicale indagine sulla pittura.
Dai moduli decorativi di civiltà antiche e lontane, Matisse coglierà i principi di rappresentazione di una spazialità nuova che gli consentirà di superare la pittura intimistica di tradizione ottocentesca.
Capolavori assoluti come Ragazza con copricapo persiano (1915-16; Gerusalemme, Israel Museum); Zorah sulla terrazza (1912; Mosca, Museo Pushkin); Marocchino in verde (1912; San Pietroburgo, Ermitage); Pervinche-Giardino marocchino (1912; New York, MoMA); Paravento moresco (1917-1921; Philadelphia Museum of Art) descrivono la straordinaria capacità di Matisse di evocare mondi di antica e fiabesca bellezza attraverso l’invenzione di uno spazio pittorico ispirato alla tradizione decorativa nord-africana e medio-orientale; mentre opere altrettanto celebri come Ritratto di Yvonne Landsberg (1914; Philadelphia Museum of Art) o Fruttiera ed edera in fiore (1941; Torino, Pinacoteca Agnelli) rendono evidente come lo sguardo dell’artista si sia spinto all’osservazione di culture ancor più lontane e misteriose, come quelle dell’Africa centrale o dell’Estremo Oriente. La ben nota fascinazione dell’artista per il mondo della decorazione tessile è raccontata attraverso la sua collaborazione con i Balletti Russi; Matisse ha lavorato infatti ai costumi per il balletto Le chant du rossignol messo in scena nel 1920 dalla compagnia di Diaghilev con musiche di Stravinsky e coreografie di Massine.
Una mostra complessa che attraverso il rimando a oggetti di ricche e fastose culture figurative, tra motivi di ibridazione e commissioni di generi e stili, farà rivivere il fasto e insieme la delicatezza di un mondo antico e semplice.